Storia e Cultura

La guerra che i nostri figli combatteranno

Sono seduto su di una panchina nello spazio antistante al cimitero di una grande città del nord. Lo spazio è una larga spianata di verde e cemento, con gli alberi che ne delimitano il perimetro.

Alle mie spalle l’ingresso del cimitero. Di fronte a me oltre gli alberi, una grande via che gira tutto intorno alla città. Una via che da sempre è molto trafficata.

Seduto in questa piccola oasi che mi separa dalla frenetica vita quotidiana, e mi relega a pochi metri di distanza dal silenzio eterno, se chiudi gli occhi per un attimo, mi appare netta la distinzione tra la vita e la morte. Come se ci fosse un muro che divide lo spazio in due: da una parte il rumore, dall’altra il silenzio. Immobile. Fermo. Come se fosse lì alle mie spalle da sempre.

Non posso fare a meno di fare un parallelo con l’attualità del momento che viviamo. Da una parte un mondo terribile nel quale ci hanno trascinato e noi, ci siamo fatti trascinare. Dall’altra parte, se ci chiudiamo nei nostri spazi, nelle nostre case, c’è silenzio. Un silenzio allo stesso modo terribile. Un silenzio nel quale ci chiudiamo, per evitare di sentirci parte del mondo che fuori ci aspetta. Un silenzio che ci ha abituato all’orrore, alla guerra, al buio della morte.

Ci siamo creati un muro, che oltrepassiamo ogni mattina calandoci nelle atrocità del mondo, cercando di vivere in modo più indifferente possibile ciò che accade non molto lontano da noi. Ci muoviamo in mezzo al rumore assordante facendo finta di niente, credendo in fondo al nostro cuore, che quello che succede la fuori, non ci toccherà mai. Non arriverà mai al di qua del muro, non travolgerà mai noi, i nostri figli, la nostra famiglia, il nostro silenzio.

Questo modo di vivere, non illudiamoci, tocca la maggior parte di noi. Farsi domande, rompere anche al di qua del muro il silenzio che ci hanno creato abituandoci a tutto questo, è un esercizio di pochi. L’umanità si è abituata all’orrore e continua ad alimentare questo sistema, che è ormai al collasso. La società finanziaria, il capitalismo del benessere, i nostri figli in vacanza al mare e in montagna, sono atti di una commedia che sta volgendo al termine. Questa società è allo sfascio e, come tutte le cose che hanno un inizio, è giunta al termine. Il collasso arriverà molto prima di quanto si pensi e azzererà le risorse, il modo di vivere di ognuno di noi, e stabilirà un nuovo punto di partenza. Un nuovo inizio che non piacerà a nessuno.

Lo so molti anzi la maggior parte, pensa che questa cosa non avverrà mai. Pensa che quello che stiamo vivendo ora, sia così da sempre e sempre sarà. Il potere di pochi, che tira le file della nostra vita invece, sa bene che siamo ormai al punto di non ritorno. Loro che hanno costruito nel tempo questo status che noi abbiamo accettato perché in fondo, potevamo andare in vacanza, comprarci la casa, la macchina andare a ridere e divertirci nei locali, sanno che tutto questo è alla fine e si stanno preparando allo scontro finale. Uno scontro che faranno combattere a noi. Una guerra preparata da anni. Una guerra che pensavamo mai avremmo rivisto, è praticamente alle porte e la combatteremo noi. Anzi per dirla tutta, la combatteranno i nostri figli.

Lo so molti, anzi la maggior parte, pensa che queste siano farneticazioni di un pazzo ormai fuori controllo. Ma purtroppo la guerra, lo scontro finale si farà, e i nostri figli dovranno combattere.

Si farà qua in Europa e nei paesi vicini, e qualcuno materialmente dovrà scendere in campo e combattere, e quel qualcuno saranno i nostri figli. Noi facciamo finta che non accada, facciamo finta che tutto si risolva per il meglio. “Andrà tutto bene..” vi ricordate i lenzuoli appesi ai balconi durante la criminale buffonata del covid? È andato tutto male anzi, molto peggio e nella migliore delle tradizioni del nostro popolo, ci siamo scordati tutto e facciamo finta che non sia successo niente: “passata la festa, gabbato lo santo”. Ma “lo santo” questa volta, ha gabbato tutti noi.

Qualcuno più sospettoso penserà: “probabile che tutto ciò accada, ma sarà lontano da me, lontano dai miei figli”. Esattamente quello che si pensava qualche anno fa con la buffonata della pandemia. Molti di noi non si sono vaccinati pensando che in famiglia mogli/mariti, figli/figlie etc. come noi avrebbero capito e non si sarebbero vaccinati. Invece molti dei nostri familiari lo hanno fatto. Con molti di loro abbiamo interrotto i rapporti, molte famiglie si sono disgregate e molti dei nostri figli, contrariamente a quello che pensavamo, sono caduti nella trappola e si sono vaccinati. Nessuno è esente per costituzione. Ci trascineranno in una guerra e la faranno fare ai nostri figli.

Già direte voi, ma se si farà una guerra l’umanità finirà. Il nucleare azzererà tutta l’umanità. Vero, ma proprio per questo non si farà una guerra nucleare, ma una guerra come le decine di guerre che sono in atto in questo momento nel mondo, e delle quali nessuno di noi si cura. C’è la guerra nello Yemen, in Etiopia, nell’Afghanistan in Sudan, Pakistan, Congo, Ucraina, Palestina etc. E sono tutte guerre dove combattono e muoiono i figli di coloro che abitano in quei posti e che come noi, pensavano: “probabile che accada, ma sarà lontano da me e dai miei figli”. In questo momento nel mondo, sono in corso almeno 59 guerre e noi, facciamo finta di niente.

Saremo tragici spettatori conniventi di questo evento che cambierà completamente le sorti del pianeta, e che vedrà morire i nostri figli. Spettatori perché a combattere non manderanno noi, e conniventi, perché non siamo stati in grado di fermare quest’onda nata molti e molti anni fa, che è sempre cresciuta sotto i nostri occhi accecati dal benessere che dal potere ci veniva elargito, per poter permettere all’onda di crescere indisturbata.

Mentre l’onda cresceva, “loro” ci lasciavano la libertà di poter comprare case, auto, andare al cinema in vacanza e illuderci di vivere in libertà. Tutte cose che oggi, solo più in pochi possono fare e anche quei pochi, mi dispiace per loro, quella piccola libertà ancora in mano a pochi scomparirà, verrà spazzata via. E se ci pensate bene, quando ormai l’onda è diventata autonoma, così grande da non poter essere arrestata, “loro” sono usciti allo scoperto e si sono rivelati, spesso ammettendo i loro crimini e i loro intenti, convinti che tanto ormai, con l’umanità completamente anestetizzata, niente e nessuno li potrà fermare.

Lo scontro è imminente e ogni giorno, scivoliamo verso il baratro sempre più velocemente. Le cose si sono accelerate negli ultimi tempi. Il potere ha capito che deve velocizzare i tempi, se vuole portare a termine il progetto di costruire una nuova umanità, di sostituire ognuno di noi con schiavi addestrati e ubbidienti, che esaudiscano ogni suo desiderio. Stanno da anni costruendo Cyborg che ormai sono in grado di progettare altri Cyborg. Accettiamo i cambiamenti tecnologici come fossero grandi benefici per l’umanità, non riuscendo più a vedere il grande pericolo che si nasconde dietro. Le casse dei supermercati sono diventate automatiche. Nei negozi si va di rado ordinando quello che ci serve via internet. Ci sono molti esercizi commerciali che ormai accettano solo pagamenti digitali. Come è successo per la prima e la seconda guerra mondiale, viviamo la nostra vita pensando che niente di tragico ci accadrà mai, salvo poi urlare di dolore. Un dolore ormai inutile, che presto verrà dimenticato nell’oblio generale.

Noi dobbiamo fermare quest’onda. Dobbiamo opporci a questa deriva criminale. L’umanità deve riappropriarsi della propria vita. Lo dico da tempo, dobbiamo combattere per questa nostra umanità. Dobbiamo unirci e combattere per arrestare ciò che sta per travolgerci. Sarà molto dura, sarà molto complicato, ma la nostra vera forza, è che siamo un’intera umanità. Un’umanità che deve trovare il modo di ricompattarsi, e fermare l’avanzata del male che vuole straziarci, che vuole ridurci a schiavi, che vuole solo lutti e agonia.

Nessuno sarà esente dall’impatto finale. Non crediate che accumulare denaro, vivere in ville sperdute, rinchiudersi in auto blindate, possa salvarvi. A loro, al potere non interessa quanto siete riusciti ad accumulare negli anni del benessere che vi hanno concesso. Tutto quello che avete vi verrà tolto e vi prenderanno i figli per combattere la loro guerra.

Ricordiamoci tutti cosa disse Albert Einstein: “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre”.

Sembrava la boutade di un vecchio pazzo, ma oggi è più reale che mai e se non facciamo qualcosa, la guerra si farà e sarà la guerra che i nostri figli combatteranno.

Bruno Marro

https://brunomarro.blogspot.com/


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Bruno Marro

Bruno Marro nasce a Torino il 5 marzo 1956 Musicista, compositore e scrittore, nella sua carriera ha scritto musiche per cartoni animati, trasmissioni televisive e fatto regia teatrale.

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