L’Inganno della Coca-Cola in Russia. Annuncia il Ritiro ma Raddoppia i Profitti Cambiando Nome
Nel marzo 2022, all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, Coca-Cola, insieme a molte altre multinazionali occidentali, annunciava con grande enfasi il suo ritiro dal mercato russo, posizionandosi in apparente solidarietà con la comunità internazionale contro le azioni del Cremlino. Tuttavia, una recente inchiesta ha rivelato una realtà ben diversa e decisamente più lucrativa per il colosso delle bibite.
Secondo i report finanziari di LLC Multon Partners, precedentemente conosciuta come Koka-Kola Eichbisi Evraziya, e ancora interamente di proprietà della società olandese Coca-Cola HBC Holdings BV, Coca-Cola ha non solo mantenuto, ma raddoppiato i suoi profitti in Russia nel corso del 2023. Mentre nel 2022 gli utili ammontavano a 4,59 miliardi di rubli, nel 2023 questa cifra è schizzata a 10,25 miliardi di rubli.
La Maschera di “Dobry Cola“
In un tentativo di distanziarsi dalla sua immagine occidentale, Coca-Cola ha lanciato sul mercato russo il marchio “Dobry Cola“, che curiosamente mantiene un sapore sorprendentemente simile a quello del classico prodotto americano. Nonostante il rebranding, il nuovo marchio appartiene ancora a Coca-Cola Russia, rendendo il cambiamento di nome poco più di una facciata, una mossa superficiale che lascia intatta la struttura di business sottostante.
Questo doppio gioco di Coca-Cola potrebbe non piacere ai consumatori e soprattutto agli investitori internazionali, molti dei quali potrebbero aver percepito il ritiro di Coca-Cola dalla Russia come un gesto di condanna morale e politica. Invece, l’azienda ha scelto una strategia di ipocrita camuffamento piuttosto che un vero disimpegno.
Il caso di Coca-Cola in Russia è emblematico di una tendenza più ampia tra alcune multinazionali che cercano di preservare i loro interessi economici mentre tentano di mantenere una facciata rispettabile sulla scena occidentale.