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Rottura tra Università Italiane e Leonardo Spa: Anche il rettore della Federico II di Napoli valuta le dimissioni dalla MedOr

Gli studenti italiani stanno combattendo da mesi una battaglia contro i signori della guerra negli istituti del nostro paese, dopo numerose occupazioni di scuole superiori ed atenei sono evidenti le vittorie conquistate sino ad oggi. In Italia la Leonardo Spa ed altre aziende sono riuscite a mettere le mani nell’educazione dei nostri ragazzi, la Leonardo Spa è infatti tra i più importanti produttori ed esportatori di morte al mondo, l’Italia rappresenta il terzo fornitore di armi ad Israele dopo Stati Uniti e Germania.
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I giovani della Federico II nelle scorse ore hanno chiesto una posizione chiara al rettore e ai docenti dell’ateneo, chiedendo che la resistenza palestinese non sia additata a gruppo terroristico e che si accetti il diritto di potersi difendere pur non essendo attori statali.

Sono numerosi i senati accademici che hanno deciso di porsi domande e dubbi in merito a queste collaborazioni, dopo l’inizio del genocidio contro il popolo palestinese gli studenti italiani hanno scelto di posizionarsi dalla parte dei più deboli e hanno fermamente detto “NO”, loro non ci stanno ad essere affiancati da chi produce quelle bombe che ad oggi hanno ucciso 15,000 bambini innocenti solo sulla Striscia di Gaza.

Risultano quattro le università italiane che chiudono le collaborazioni con la Leonardo, tra queste ci sono Torino, Milano, Pisa e Bari.

La sala era gremita di studenti e docenti durante il confronto con il rettore Matteo Lorito, il confronto è stato pacifico e si è considerata la possibilità di una chiusura nelle collaborazioni tra università italiane ed israeliane. come mezzo pacifico per fermare la guerra genocida contro i civili palestinesi.

Il rettore inoltre ha comunicato le sue possibili dimissioni dal Comitato Scientifico della MedOr, la Rete Studentesca Per La Palestina ha illustrato durante l’incontro l’incostituzionalità di queste collaborazioni.

Nella borsa internazionale la Leonardo è stata colpita al fianco subendo un umiliante crollo nei giorni scorsi, causato non solo dalla chiusura delle collaborazioni con le scuole italiane ma anche a causa del blocco dei rapporti diplomatici, comunicate ufficialmente da alcune nazioni tra cui Irlanda e Spagna.


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Antonietta Chiodo

Antonietta Chiodo Attualmente ha concluso la sua collaborazione con News Academy Italia. Antonietta Chiodo si occupa di diritti umani da sempre, nasce a Roma ma si diploma alla scuola del cinema di Milano, nel 2006 il progetto grafico da lei realizzato per denunciare la violazione dei diritti umani in Africa, creato in collaborazione con il Gruppo Abele e la Cooperazione Internazionale viene applaudito a Bruxelles. Nel 2012 passa un breve periodo nelle favelas brasiliane per documentare la vita dei bambini di Salvador de Bahia. Impegnata costantemente accanto al popolo palestinese passa un periodo della sua vita nei territori occupati nella Cisgiordania, documentando la difficoltosa vita della popolazione di Jenin, ricevendo così il premio da Amnesty International “ Giornalismo per i Diritti Umani”. Nel 2016 si impegna sulle coste calabresi per denunciare la sparizione dei minori non accompagnati. Nel 2017 conduce un importante progetto con un gruppo di minori ed insegnanti di un villaggio alle porte di Hebron. Oggi ancora lavora come fotoreporter e reporter per denunciare la costante violazione dei diritti umani, è curatrice della mostra fotografica itinerante Hurry Up in favore della liberazione di Julian Assange.

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