Geopolitica

Il Progetto Ucraina è Fallito, “i Maestri dell’Universo hanno Bisogno di una Nuova Guerra (contro il terrorismo) per Incendiare l’Asia Occidentale.”

L’esperto di geopolitica e giornalista di fama internazionale, Pepe Escobar, offre una prospettiva chiara sul fallimento del progetto Ucraina e sull’insaziabile desiderio dei maestri globalisti dell’occidente unipolare di scatenare una nuova guerra nell’Asia Occidentale, mascherandola come “guerra contro il terrorismo”. Il fatto che Mossad e IDF potessero “non sapere” ciò che stava per accadere è relegato al campo delle “pure fantasie infantili

Traduzione del post su X:

Contesto.
Due principali ragioni.

  1. Bibi ha mostrato la sua mappa del ‘Nuovo Medio Oriente’ presso l’ONU, cancellando completamente la Palestina.
  2. Provocazioni seriali presso Al-Aqsa, compreso un assalto da parte di centinaia di coloni israeliani.

Al-Aqsa è una linea rossa definitiva – per i palestinesi, per il mondo arabo e per le terre dell’Islam.
Ma c’è molto di più.
Il segnale evidente è la retorica israeliana di un ‘Pearl Harbor’.
Tutti sanno cosa significa.
Il progetto Ucraina è morto.
Quindi i Maestri dell’Universo hanno bisogno di una nuova guerra (“contro il terrorismo”) per incendiare l’Asia Occidentale.
Un’Asia Occidentale pacifica significa ricostruzione per la Siria, sviluppo per l’Iraq e il Libano, l’Iran e l’Arabia Saudita come parte dei BRICS 11, il partenariato strategico tra Russia e Cina rispettato e coinvolto in tutto l’Asia Occidentale.
La rotta del Mare del Nord è già in funzione, minando direttamente il Canale di Suez.
Uno dei temi chiave discussi al Valdai, a livello più elevato, è stato la de-dollarizzazione.
Tutto ciò è anatema per i soliti sospetti.
Mossad e IDF sorpresi sono fantasie infantili. Sapeva

Il Progetto Ucraina è in Bancarotta

Pepe Escobar getta una luce acuta sul fallimento del cosiddetto “Progetto Ucraina”. Pepe Sottolinea che l’Ucraina, una volta considerata un trampolino di lancio per il mondo occidentale, è ora una terra in bancarotta politica ed economica. Il tentativo di costruire un’Ucraina occidentalizzata è naufragato, e ciò ha portato a crescenti tensioni nella regione.

La Sete di una Nuova Guerra nell’Asia Occidentale

Escobar solleva il sipario sull’oscura agenda: la brama dei potenti di innescare una nuova guerra nell’Asia Occidentale, giustificandola come una “guerra contro il terrorismo”. La retorica israeliana che fa eco a una possibile “Pearl Harbor” è sintomatica di questo desiderio. Si intuisce che attori internazionali stiano cercando un pretesto per destabilizzare ulteriormente la regione, con conseguenze potenzialmente devastanti.

Al-Aqsa come Soglia Critica

L’analista evidenzia che Al-Aqsa rappresenta una “soglia critica,” cruciale non solo per i palestinesi, ma anche per l’intero mondo arabo e le nazioni islamiche. Questo luogo sacro è diventato il fulcro delle tensioni in corso e potrebbe scatenare un conflitto più ampio nell’Asia Occidentale come riportato dettagliatamente nell’articolo Israele – prima della guerra totale con i palestinesi pubblicato su News Academy – Intelligence For Freedom:

Esistono due motivi principali dietro questa escalation. Il primo è evidente e deriva dal nome stesso dell’operazione condotta da Hamas, denominata “Tempesta di Al-Aqsa”, una vendetta per la profanazione, vista dal punto di vista musulmano, del terzo luogo sacro più importante, l’omonima moschea situata sul Monte del Tempio a Gerusalemme.

Questo sito è da sempre una fonte di tensioni e scontri. Tuttavia, ciò che è accaduto sotto la guida del Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, leader del partito ultra-ortodosso Otzma Yehudit, ha superato ogni standard morale precedente. In precedenza, aveva guidato i suoi sostenitori in un “assalto al Monte del Tempio”, ma erano stati respinti con successo dalla polizia locale. Tuttavia, una volta entrato a far parte della coalizione di governo, Ben-Gvir non solo ha aperto la strada ai coloni fanatici verso questo luogo sacro, ma ha anche ordinato alla polizia di proteggerli, indipendentemente dalle loro azioni.

Incoraggiati dal “piccolo provocatore” Ben-Gvir, capace di “annegare Gerusalemme nel sangue”, secondo quanto affermato dal Comitato islamico Awqaf, i primi 673 estremisti, il 23 settembre, hanno “invaso la Moschea Benedetta” e profanato il santuario esibendosi in rituali e danze talmudiche. Erano guidati dal “rabbino fanatico Glick, che chiedeva apertamente la distruzione di Al-Aqsa”. Le proteste emotive dei credenti musulmani e delle istituzioni palestinesi non hanno ottenuto alcuna risposta. Il 1° ottobre, ben 1.135 “colonizzatori” hanno fatto irruzione nella moschea sotto la pesante protezione della polizia, continuando le profanazioni. Poiché ai giovani palestinesi non è consentito partecipare alle funzioni religiose, sono state le donne a cercare di respingere gli estremisti. Tuttavia, le forze di sicurezza israeliane le hanno attaccate, trascinandole per i capelli. Il fatto che si trattasse di rappresentanti ufficiali dello Stato è di particolare rilevanza. I video di questi “atti” si sono diffusi attraverso le reti arabe su Internet, suscitando una comprensibile ondata di indignazione. Provocatori come Ben-Gvir hanno promesso ulteriori provocazioni.

Escobar sottolinea le implicazioni geopolitiche di questa crescente instabilità, tra cui la de-dollarizzazione e la formazione di nuove alleanze regionali, come il BRICS 11. Questi sviluppi mettono in pericolo gli interessi consolidati dei potenti attori globali.

Pepe Escobar offre un’analisi chiara e incisiva del fallimento del progetto ucraino e delle ambizioni dei “maestri dell’universo” di scatenare una nuova guerra nell’Asia Occidentale. È ora più che mai importante monitorare attentamente l’evolversi di questa intricata situazione e le risposte dei vari attori coinvolti, tra cui Hezbollah e altri.


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Davide Donateo

Fondatore, Editore e Direttore Editoriale di News Academy, con una notevole esperienza, già fondatore di Database Italia e della casa editrice inglese Database International. Autore esperto nel campo della geopolitica e dell'OSINT (Open Source Intelligence), impegnato nella produzione di analisi approfondite e informazioni di alta qualità. Notevole Il suo impegno nel diffondere consapevolezza e conoscenza su temi cruciali che modellano il mondo contemporaneo.

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