Scienze e Salute

Ecco Come Pfizer ha Truffato l’Ema e il Mondo Intero: la Frode del Doppio Standard di Produzione

Nuovi documenti confermano: Pfizer ha utilizzato due diversi processi per produrre i preparati corona. Uno era pulito e costoso ed è stato utilizzato nel processo di approvazione. L’altro era economico, comportava iniezioni contaminate e un numero enormemente maggiore di gravi effetti collaterali. La sostanza così prodotta veniva inoculata nel resto della popolazione mondiale. Il medico Florian Schilling spiega perché “qualsiasi dichiarazione di consenso legalmente valida da parte delle persone vaccinate non è valida” per questo motivo. 

Siamo di fronte a uno dei più grandi scandali nella storia della produzione di vaccini contro il COVID-19. Nuovi documenti provenienti dall’interno della Pfizer rivelano la sorprendente verità dietro la produzione dei preparati corona che hanno raggiunto milioni di persone in tutto il mondo. Ciò che emerge è un doppio standard spaventoso nel processo di produzione, con conseguenze gravi e imprevedibili per la salute pubblica.

Il “Processo 1” e il “Processo 2”

La portata di ciò di cui parliamo oggi è quasi impossibile da comprendere. Dai documenti interni della Pfizer risulta che nell’ambito dello studio di approvazione dei preparati corona sono state testate diverse sostanze che poi sono state somministrate alla popolazione. Il medico e ricercatore Florian Schilling, lo ha recentemente sottolineato in un articolo dettagliato. A rendere pubblica la questione sono stati i ricercatori israeliani Joshua Guetzkow e Retsef Levi, i quali hanno esaminato i documenti Pfizer, da tempo oggetto di un lungo procedimento pezzo per pezzo, e in una lettera pubblicata sulla rivista britannica Medical Journal nel maggio di quest’anno hanno descritto lo scandalo. Finora non c’è stata una risposta significativa da parte del pubblico. Nessuno ne parla. Immagino che molti di voi lo stiano scoprendo grazie a questo articolo.

Per quanto riguarda i fatti: secondo i documenti c’erano due processi di produzione fondamentalmente diversi. Pfizer chiama internamente i due processi “Processo 1” e “Processo 2”. Il “Processo 1” è il processo utilizzato per produrre i preparati che sono stati iniettati nei 22.000 soggetti del test durante il processo di approvazione. Le dichiarazioni sull’efficacia e sugli effetti collaterali delle iniezioni si basano sui dati di queste persone. Tuttavia, per le vendite globali è stato utilizzato un processo di produzione completamente diverso, il “Processo 2”, il che rappresenta una vera e propria frode. Fondamentalmente, le sostanze prodotte utilizzando il “Processo 2” e commercializzate in tutto il mondo hanno un’efficacia e un profilo di sicurezza notevolmente diversi rispetto ai preparati del “Processo 1” del processo di approvazione.

Come dichiara Schilling in un’intervista molto completa e dettagliata sulla questione: “La procedura utilizzata negli studi di approvazione è una procedura sterile. Questa è avvenuta puramente in vitro . Ciò significa che l’RNA viene amplificato utilizzando la PCR. Il vantaggio è che non può esserci contaminazione. Riceviamo un prodotto altamente puro che consiste essenzialmente di RNA. L’altro metodo utilizzato per la popolazione si basa sul fatto che l’RNA non viene replicato in modo sterile, ma viene replicato da batteri.”

Schilling ha sottolineato che qualsiasi dichiarazione di consenso legale da parte delle persone vaccinate non è valida a causa di questa discrepanza nei processi produttivi. Schilling ha spiegato che il “Processo 1” utilizzato negli studi di approvazione è sterile, mentre il “Processo 2” coinvolge batteri, causando una serie di rischi sconosciuti.

Questo ci riporta al dubbio che News Academy Italia ha espresso pochi giorni addietro e cioè che Pfizer potrebbe trovarsi presto sull’orlo del fallimento e negli ambienti molti ne hanno sentore. Le azioni della società sono diminuite del 25% , nonostante i profitti miliardari dai vaccini COVID. Paragoni con Purdue Pharma, che ha fallito a causa di comportamenti disonesti, sollevano la questione se Pfizer possa seguire lo stesso destino. La possibilità di cause legali imminenti ha scosso i mercati finanziari, facendo precipitare il valore delle azioni di Pfizer. Il declino del 25% nelle azioni negli ultimi anni è in netto contrasto con la tendenza generale del settore farmaceutico. Pfizer sembra essere penalizzata per la sua condotta, evidenziando la crescente preoccupazione degli azionisti per la sua responsabilità legale.

La Risposta degli Esperti e delle Autorità di Regolamentazione

Gli esperti israeliani Joshua Guetzkow e Retsef Levi hanno portato questa rivelazione alla luce, ma finora la risposta del pubblico è stata limitata. Le autorità di regolamentazione, come l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali), sembrano non aver dato una risposta significativa a queste accuse.

Documenti dell’EMA hanno evidenziato problemi di integrità dell’RNA nei vaccini già alla fine del 2020. La qualità del materiale nei primi lotti consegnati non corrispondeva alle aspettative, con una notevole percentuale di frammenti di RNA anziché filamenti integri. Nonostante ciò, l’EMA ha ammorbidito gli standard di qualità in accordo con Pfizer.

Schilling ha sottolineato che i dati provenienti dal “Processo 2” mostrano un aumento significativo di effetti collaterali gravi, contraddicendo le affermazioni di Pfizer sulla “sicurezza e l’efficacia”. Un database negli Stati Uniti ha evidenziato che oltre la metà degli effetti collaterali sono stati causati da meno del 5% dei lotti, rivelando discrepanze nella produzione e nei rischi associati.

Schilling ha dichiarato che le autorità di regolamentazione sono colpevoli di “omertà”, sottolineando dipendenze finanziarie e conflitti di interesse tra le autorità regolamentari e l’industria farmaceutica. Questo, secondo lui, ha compromesso l’indipendenza della scienza e impedito la completa trasparenza nel processo di approvazione e di monitoraggio post-marketing.


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Davide Donateo

Fondatore, Editore e Direttore Editoriale di News Academy, con una notevole esperienza, già fondatore di Database Italia e della casa editrice inglese Database International. Autore esperto nel campo della geopolitica e dell'OSINT (Open Source Intelligence), impegnato nella produzione di analisi approfondite e informazioni di alta qualità. Notevole Il suo impegno nel diffondere consapevolezza e conoscenza su temi cruciali che modellano il mondo contemporaneo.

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