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Il “Global Digital Id”è Ormai Alle Porte: Bill Gates e la Sua Chiamata ai Leader Mondiali sotto il Pretesto di Combattere la Povertà.

Bill Gates: “Tutti gli abitanti del globo dovrebbero utilizzarlo per verificare la propria identità”

Il miliardario globalista “filantrocapitalista” Bill Gates ha lanciato una richiesta spaventosa, quanto prevista, ai leader mondiali: adottare il suo piano di “identificazione digitale” per obbligare ogni persona sulla Terra a unirsi al suo sistema di “identificazione digitale globale”. Attraverso una pubblicazione su X, precedentemente noto come Twitter, Gates ha lamentato la presenza di centinaia di milioni di persone nel mondo che “non possiedono un documento di identità che provi la loro identità”.

Il piano di Gates, chiamato Modular Open-Source Identification Platform (MOSIP), viene presentato come una “soluzione globale” per estendere le carte d’identità digitali a tutta l’umanità. In modo preoccupante, MOSIP è descritto come un “approccio inclusivo” a un “sistema globale di identificazione digitale” che risolverebbe i problemi di milioni di persone nel mondo sprovviste di una valida identificazione.

Ma cosa si cela davvero dietro questa iniziativa? La fondazione Bill & Melinda Gates ha di recente investito ulteriori 10 milioni di dollari in MOSIP, dimostrando l’interesse e la determinazione di Gates a spingere questo piano. Già impegnata nella coalizione ID2020, l’organizzazione di Gates si è alleata con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per promuovere questa tecnologia globalista.

Tuttavia, solleviamo l’allarme: un sistema di identificazione digitale globale potrebbe escludere le persone dalla società se rifiutano di aderire a questa tecnologia o ne vengono bloccate. In effetti, si può intravedere una somiglianza inquietante con il sistema di punteggio di credito sociale cinese e il controverso sistema di identificazione digitale indiano (Aadhaar), avviato nel 2009.

Il "Global Digital Id"è Ormai Alle Porte: Bill Gates e la Sua Chiamata ai Leader Mondiali sotto il Pretesto di Combattere la Povertà. News Academy Italia

Mentre in Cina il documento d’identità digitale è richiesto per viaggiare, accedere online, gestire le finanze personali e persino per acquistare cibo, il sistema esclude dalla società coloro che non rispettano le regole imposte dal governo. Se il piano di Gates venisse adottato negli Stati Uniti, potrebbe essere l’epilogo del progetto globalista per la società, costringendo tutti a sottostare alle loro regole o subire conseguenze drastiche.

Le preoccupazioni si estendono ancora di più quando si riflette su come potrebbe essere utilizzato questo sistema. Ad esempio, se qualcuno dovesse “etichettare erroneamente” qualcun altro sui social media, potrebbe essere privato del diritto di utilizzare i mezzi pubblici? Queste sono domande inquietanti che sollevano dubbi sull’effettiva libertà che una simile identificazione digitale globale garantirebbe.

Organizzazioni globaliste come il World Economic Forum (WEF) promuovono da tempo l’idea di controllare il pubblico attraverso società “senza contanti” e l’identificazione digitale. In effetti, l’ONU sta persino spingendo affinché le carte d’identità digitali siano collegate direttamente ai conti bancari degli individui.

Il WEF ha stretto una partnership con una nota azienda di biometria per avanzare ulteriormente nella sua agenda di digitalizzare l’umanità. Ma a quale prezzo? La comodità dell’era digitale ha portato con sé numerosi vantaggi, ma tutto ciò vale il sacrificio della nostra privacy e libertà personali? La recente proposta della Bill & Melinda Gates Foundation per MOSIP sarà sicuramente sotto la nostra lente d’ingrandimento come difensori della privacy, e per le implicazioni più ampie di un sistema di identificazione digitale globale di tale portata.

L’adozione di queste tecnologie senza solide salvaguardie sulla privacy potrebbe portare a un uso improprio dei dati, sorveglianza e accesso non autorizzato. I dati personali sono diventati preziosi quanto l’oro, e la spinta verso sistemi di identificazione digitale così estesi, con intenzioni così globali, sono un pericolo per le democrazie. La privacy è e rimane un diritto fondamentale, e qualsiasi compromesso su questo fronte è inaccettabile .


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Davide Donateo

Fondatore, Editore e Direttore Editoriale di News Academy, con una notevole esperienza, già fondatore di Database Italia e della casa editrice inglese Database International. Autore esperto nel campo della geopolitica e dell'OSINT (Open Source Intelligence), impegnato nella produzione di analisi approfondite e informazioni di alta qualità. Notevole Il suo impegno nel diffondere consapevolezza e conoscenza su temi cruciali che modellano il mondo contemporaneo.

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